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L’uomo, italiano di origini ma emigrato in Inghilterra da 40 anni, si trovava proprio in Inghilterra quando si sono svolti i fatti: nel Paese britannico è proprietario di una catena di alberghi. «Mia figlia grande al telefono cercava di raccontarmi, ma a malapena riusciva a parlare - il suo drammatico racconto - Mi diceva frasi strane, io non capivo. Piangeva, era sconvolta». «Poi mi ha chiamato mio fratello e mi ha accennato: mi è cascato il mondo addosso». «Sono degli sbandati, dei delinquenti - ha detto il papà - Dico loro di pentirsi, per loro può essere l’occasione di chiudere col passato e ricominciare una nuova vita».
GLI ARRESTATI NON RISPONDONO AL GIP Intanto ieri i quattro giovani arrestati, il 23enne Michele Masiello, il 22enne Alberto Lopatriello, il 21enne Alessandro Zuccaro e il 19enne Giuseppe Gargano davanti al gip Angelo Onorati si sono avvalsi della facoltà di non rispondere negli interrogatori di garanzia. I quattro sono accusati di aver commesso violenza sessuale e lesioni personali aggravate e continuate nei confronti delle due minorenni inglesi. Questa settimana, in data ancora da fissare, è previsto l'incidente probatorio con cui gli inquirenti vogliono cristallizzare le accuse: per questa ragione le due vittime non sono ancora rientrate in Inghilterra. Leggi l'articolo completo su
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