«È accaduto tutto in un attimo - racconta uno zio -. Filippo è stato punto alla schiena da un'ape. Immediato lo shock anafilattico. E Filippo si è accasciato a terra ed ha iniziato a gonfiarsi. Il padre lo ha caricato in auto ed è corso in ospedale a Portogruaro». Una corsa contro il tempoper salvare Filippo. «La prognosi è tanto più grave quanto più breve è il tempo che intercorre puntura e il manifestarsi dello shock», dicono i medici. Filippo è giunto in ospedale privo di conoscenza e in arresto cardiaco.
I medici lo hanno rianimato e poi trasferito in terapia intensiva a San Donà. «Le sue condizioni sono critiche», dicono i parenti. Al capezzale dell'uomo la moglie, titolare di una pizzeria, che spera di riabracciare Filippo che lavora a Cessalto in una fabbrica di lavatrici industriali. Leggi l'articolo completo su
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