Dove si trovi la testa l'indagato ha detto di non ricordarlo», ha spiegato il Procuratore Capo della Repubblica di Busto Arsizio Gianluigi Fontana, che ha aggiunto come «il cadavere, le cui misure corrispondono a quello di Marilena Rosa Re, è stato individuato esattamente dove l'indagato ha indicato, e non sono evidenti segni ulteriori di lesioni o bruciature».
Lo scavo per la ricerca del cadavere è iniziato ieri, a seguito delle dichiarazioni del 65enne, rese in caserma a Busto il 10 settembre. «Clericò ha ammesso al pm Rosaria Stagnaro soltanto di aver occultato nel proprio orto il corpo di Marilena Re, il giorno della sua scomparsa - ha spiegato il Procuratore Fontana - ha negato ogni responsabilità in ordine alla sua morte». A tal proposito l'avvocato difensore del 65enne, Daniela D'Emilio, ha detto che il suo assistito ha parlato «del coinvolgimento di un'altra persona nella morte di Re». «Sulla versione da lui fornita e le valutazioni in merito vige il segreto di indagine», ha precisato il procuratore di Busto Arsizio. Clericò, ieri mattina, ha accompagnato gli investigatori nel suo orto, indicando specificatamente il luogo dove era stata sepolta Marilena.
«I carabinieri, con l'ausilio dei vigili del fuoco, hanno rimosso le fascine con cui era stato occultato il punto - ha spiegato Fontana - poi hanno rimosso il fogliame accumulato ed hanno aperto un foro del diametro di circa 40 centimetri e profondo all'incirca altrettanto». Il Procuratore ha proseguito «abbiamo visto qualcosa che sembrava un osso umano, cosa che poi era, e toccato della cute». A seguito di ciò, questa mattina, sono arrivati gli esperti del laboratorio di antropologia e odontologia forense di Milano, che hanno iniziato le delicate operazioni di recupero della salma, in avanzato stato di decomposizione. «Domani verrà avviata la comparazione del dna del corpo con quello di Marilena Rosa Re - ha concluso Fontana - è sempre per domani è previsto l'interrogatorio di garanzia dell'indagato». Leggi l'articolo completo su
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