Quirinale, dalla «maledizione dell'Adriatico» al «tabù del Tevere»: la curiosa scoperta sui presidenti

La scoperta del giudice Ardemagni: hanno finora impedito l’elezione di presidenti della Repubblica nati nel lato destro della cartina geografica italiana

Presidente della Repubblica: sulle elezioni aleggiano la «maledizione dell'Adriatico» e il «tabù del Tevere»

Le elezioni del presidente della Repubblica incombono sugli italiani ed è sicuramente il tema politico più discusso di questo inizio 2022. Il 24 gennaio scopriremo chi sarà il nuovo capo dello Stato, ma sulle prossime elezioni aleggiano la «maledizione dell'Adriatico» e il «tabù del Tevere». Si tratta, spiegano da Caterpillar Am su Rai Radio2, della «straordinaria scoperta del giudice Ardemagni: la maledizione dell’Adriatico e il tabù del Tevere hanno finora impedito l’elezione di presidenti della Repubblica nati nel lato destro della cartina geografica italiana».

 

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È facile notare, infatti, che tutti i capi di Stato finora eletti siano nati sul lato tirrenico dell'Italia. Guardando la cartina, infatti si nota come la linea rossa divida le regioni in azzurro, colpite dalla maledizione, da quelle bianche, quelle che hanno avuto tra le loro fila almeno un presidente della Repubblica. Mentre i numeri in rosso si riferiscono ai luoghi di nascita, in ordine, dei vari presidenti eletti (dal primo De Nicola, al 12esimo Mattarella).

 

 

Il «tabù del Tevere», invece si rivolge alle due regioni evidenziate in giallo (Lazio e Umbria), che, seppur esenti dalla maledizione dell'Adriatico dal punto di vista geografico, non hanno mai espresso un presidente della Repubblica. Stando a questa scoperta, dunque, sarà più facile vedere la rielezione di Sergio Mattarella, che un primo mandato di Berlusconi o Casini

 

 

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