«Il Ponte costerà 11-12 miliardi, una cifra ragionevole, una cifra che è meno della metà di quello che è costato finora il reddito di cittadinanza. Solo che il reddito si esaurisce subito, il Ponte sarà l'opera più importante dell'inizio del secolo ventunesimo, un biglietto da visita straordinario di questo governo e dell'Italia». Lo dice il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Matteo Salvini, in un'intervista a Il Giornale. Sul fatto che il ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti, abbia fatto capire che mancano risorse per un progetto così costoso, «no, sono fesserie che scrivono i giornali», dice Salvini.
Le parole di Salvini alla Fiera del Levante di Bari
«Il ponte sullo Stretto è un diritto dei cittadini, che lo attendono da 50 anni». Lo ha detto il vicepremier e ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, intervenendo all'inaugurazione della Fiera del Levante di Bari. «Io - ha detto - guardo al 2032, perché dovrà partire il primo treno sulla Torino-Lione, il primo treno nel tunnel del Brennero. Prima partirà la Roma-Napol-Bari (l'obiettivo è arrivare da Napoli a Bari in due ore), e poi la prima auto che attraverserà lo Stretto di Messina».
«Per me un'Italia senza Ilva non è Italia. L'anno prossimo spero che potremo visitare i cantieri del ponte sullo stretto, che ha bisogno di acciaio. Sarebbe frustrante far partire l'opera pubblica più grande del mondo andando a prendere le materie prime all'estero», ha detto ancora Salvini. «Spero che l'equilibrio fra ambiente e lavoro si trovi - ha aggiunto - L'ex Ilva sarà a disposizione dell'opera, con tutto l'acciaio di cui avremo bisogno non basterà neanche solo il siderurgico». «La sostenibilità ambientale è fondamentale - ha detto - ma occorre usare buon senso e non legarsi mani e piedi alla Cina, perché se chiude l'Ilva, l'acciaio lo andremo a prendere in Cina e in Turchia».
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