Luca Bizzarri e la tragedia di Genova: «Senza parole. Ci aspettano lacrime, poi tempi duri e difficili»
Poco dopo il crollo, ieri mattina, Luca Bizzarri si era detto "senza parole" e aveva spiegato: «Ci aspettano lacrime, poi tempi duri e difficili». Col passare delle ore, però, quella sensazione era diventata sempre più forte e alla fine l'amarezza ha finito per accompagnare il dolore.
Nella serata di ieri, infatti, il comico si era lasciato andare ad un nuovo sfogo sui social. «Il sindaco dice che Genova non è in ginocchio, e fa bene a dirlo. Io, però, lo sono: quel ponte l'ho percorso tante volte, per andare via e tornare a casa, l'ultima la sera prima» - si legge nel post - «Sono in ginocchio perché leggo lacrime, accuse, e “pagheranno tutti caro” e so già che non pagherà nessuno semplicemente perché i colpevoli sono tanti, sono troppi».
Un'amarezza, quella di Luca Bizzarri, che difficilmente potrà andare via. Il diretto interessato, d'altronde, non ne fa mistero e, dopo aver parlato di un silenzio irreale in tutta la città, ha spiegato: «E allora resto in ginocchio, per un po’, e sono felice che ci sia chi mi dice di rialzarmi subito. Ma ci resto, perché se prendi un pugno così forte fai bene a stare un po’ giù, a riordinare le idee. Resto giù, in ginocchio, perché ho un’idea che mi gira in testa che sicuramente è sbagliata, dettata dallo sconforto, dalla tristezza. Ci rialzeremo. Non saremo meglio, saremo così».
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