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Il premier e la ministra hanno salutato il sindaco Bucci e il governatore Toti con un tocco di gomito. «Il modello Genova è un modello che viene utilizzato dalle aziende private da tempo. Si tratta solo di ammazzare la burocrazia», ha detto il sindaco di Genova e commissario per la ricostruzione del ponte Marco Bucci arrivando al cantiere.
Ieri sera le diciotto pile del nuovo ponte per Genova sono state illuminate con il tricolore alla vigilia della posa in opera dell'ultima parte di impalcato prevista per questa mattina alla presenza appunto di Conte e del ministro De Micheli. Il tricolore riunisce simbolicamente la Val Polcevera tagliata in due dal crollo del ponte Morandi e 'ricuce' lo strappo subito da Genova. «L'Italia s'è desta, benvenuto ponte di Genova», scrive il governatore Giovanni Toti.
"MAI PIÙ TRAGEDIE COSÌ" «Ci impegniamo al massimo perché tragedie del genere non abbiano più a ripetersi», ha detto il premier Giuseppe Conte a Genova, parlando del crollo del ponte Morandi. «Lo Stato non ha mai abbandonato Genova. Lo abbiamo solennemente detto a poche ore dalla tragedia: ero già qui e abbiamo detto subito che Genova non sarebbe stata lasciata sola. Questa presenza è doverosa ma sono qui anche con grande piacere perché oggi suturiamo una ferita».
«La ferita di Genova non potrà essere completamente rimarginata perché ci sono 43 vittime e noi non dimentichiamo.
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PRIME AUTO A LUGLIO «La prima auto? Tra metà e fine luglio. Per il nome molti bambini hanno mandato suggerimenti, ne stanno arrivando da tutta Italia. Decideremo verso la fine di maggio», ha detto Boccu. Sulla possibilità di chiamare il ponte con il nome di San Giorgio, Bucci ha risposto ai giornalisti presenti: «Non posso dirlo, non voglio influenzare nessuno. Però è un bel nome».
«Sarà fatto un memoriale - ha aggiunto - in accordo con i parenti delle vittime, che hanno partecipato molto, visto il progetto e noi lo faremo come loro vogliono. Le nuove generazioni devono ricordare cos'è successo, per fare in modo non succeda più. Verrà messo sotto il ponte nei pressi della pila 9. È molto bello, manda segnali molto importanti». «Si è sempre lavorato, anche con l'emergenza covid, ma ce l'abbiamo fatta - conclude il sindaco-commissario - Continueremo così per i prossimi 2 o 3 mesi per arrivare all'apertura del ponte. È un modello replicabile che dice 'niente burocrazia', dice prendiamoci responsabilità e avanti perché i cittadini vogliono i fatti». Leggi l'articolo completo su
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