Pompieri spengono un incendio: minacciati e derubati degli attrezzi. Salvini: «Roba da matti»

Pompieri spengono un incendio: minacciati e derubati degli attrezzi. Salvini: «Roba da matti»
I pompieri spengono un incendio, i ladri li derubano. Una storia incredibile, che però è avvenuta davvero, nel popoloso rione Librino di Catania, come hanno ricostruito oggi i quotidiani La Sicilia e il Giornale di Sicilia: «Roba da matti. Proporremo un'aggravante per chi deruba soccorritori e professionisti che salvano vite», ha commentato il ministro dell'Interno Matteo Salvini su Twitter.


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I vigili del fuoco erano intervenuti nel rione per spegnere un rogo che era divampato al sesto piano di un condominio a otto elevazioni: le persone a settimo e ottavo piano, bloccate da fiamme e fumo, sono state messe in salvo dai pompieri con un'auto scala, mentre una decina di persone è stata medicata dal personale medico delle ambulanze del 118, altre sono state trasportate in ospedale.

Mentre erano impegnati a spegnere l'incendio però i pompieri sono stati prima minacciati e insultati, e poi derubati di importanti attrezzature di soccorso: durante le fasi concitate dei soccorsi qualcuno ha rubato attrezzature che si trovavano a bordo del mezzo dei vigili del fuoco. I pompieri rivelano che sono importanti 'arnesi del mestiere'. «Basta con gli atteggiamenti ostili - dicono i sindacati - non sono tollerabili né ammissibili». 
SOLIDARIETÀ AASI, ISTITUZIONI SI ATTIVINO Le Istituzioni si «attivino» nel «manifestare la più profonda solidarietà al personale che ha subito aggressioni verbali, augurandoci che episodi di tale gravità non si manifestino più a danno di chi ogni giorno si mette a servizio del Paese». Così l'Associazione autisti soccorritori italiani (Aasi) sulle minacce e il furto di attrezzi da lavoro ai vigili del fuoco di Catania mentre stavano spegnendo un incendio in un appartamento di un condominio nel popoloso rione di Librino. «Da autisti soccorritori addetti all'emergenza urgenza sanitaria - si legge in una nota - capiamo bene le criticità e le enormi difficoltà quotidiane che vengo affrontate da chi svolge una professione d'aiuto. Disponibili sempre ad un confronto sul tema della sicurezza degli operatori ed a sviluppare maggiormente i rapporti tra gli attori del mondo del soccorso».

COMANDANTE, 'AUTOPROTETTORI RESTITUITI' Gli autoprotettori, maschere con bombole di ossigeno per accedere in locali pieni di fumo, rubati ai vigili del fuoco due giorni fa nel rione Librino sono stati trovati, scarichi, su mezzi dei pompieri. Lo rivela il comandante provinciale dei vigili del fuoco di Catania, Giuseppe Verme, che condanna il gesto, «esecrabile, senza giustificazione e penalmente rilevante», e lo collega «alla volontà di prestare personalmente soccorso a familiari bloccati nel palazzo in fiamme».


«Il furto ci ha messo in difficoltà - osserva il comandante - perché il personale non ha potuto utilizzare gli autoprotettori rubati ed è un fatto molto grave. Non ci sono scuse, ma purtroppo accade quando qualcuno ha paura». L'ing. Verme dell'accaduto ha già «parlato con il prefetto Claudio Sammartino» che «si recherà in caserma a esprimere solidarietà ai vigili del fuoco». «Sarebbe bello - dice - che il quartiere chiedesse scusa per quanto accaduto esprimendo vicinanza ai pompieri che lavorano per salvare vite umane». 
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