L'arrivo del Papa: Firenze si blinda. Tiratori scelti e anti terrorismo, ecco il piano sicurezza

Il corpo d'élite si mimetizzerà sui tetti e per tutta la durata dei due eventi controllerà Santa Maria Novella, Palazzo Vecchio e Santa Croce

L'arrivo del Papa: Firenze si blinda. Tiratori scelti e anti terrorismo, ecco il piano sicurezza

Firenze capitale del Mediterraneo. Cinque giorni di incontri e confronti. Con le riunioni dei vescovi e dei sindaci delle città che si affacciano, appunto, sul Mediterraneo. Dal 23 al 27 febbraio è come se la città divenisse la capitale del Vecchio Continente, con rappresentanti e delegati da tutta Europa. E niente verrà lasciato al caso. Firenze si prepara ad esser blindata per l'arrivo di Papa Francesco, ma anche di Sergio Mattarella e Mario Draghi.

 

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I controlli saranno costanti e nulla sarà lasciato al caso nei giorni degli incontri tra vescovi e sindaci del Mediterraneo. Compreso il divieto di sorvolo che scatterà poche ora prima. In ogni luogo della città che ospita gli appuntamenti saranno istituiti filtri in entrata e in uscita. Polizia, carabinieri e finanzieri saranno impegnati a controllare le persone anche con il metal detector. In queste ore la questura sta mettendo a punto il piano che sarà discusso poi in prefettura e diventerà operativo a partire da martedì.

 

Un piano che prevede anche l’impiego di unità antiesplosivo chiamate a «bonificare» i vari luoghi che ospitano i meeting. È previsto l’arrivo anche dei tiratori scelti della polizia: il corpo d’élite si mimetizzerà sui tetti e per tutta la durata dei due eventi controllerà non solo Santa Maria Novella, Palazzo Vecchio e Santa Croce, ma anche gli hotel dove sono alloggiate le autorità italiane, vaticane e internazionali.

 

Il lavoro dell'Anti terrorismo della Digos fiorentina, invece, è a lavoro, ormai da settimane. Gli uomini sono schierati sul territorio per prevedere qualsiasi situazione anomala.

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