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In un incontro durato circa due ore nel carcere di Ascoli Piceno dove è detenuto con l'accusa di detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio e di vilipendio, distruzione e occultamento del cadavere della 18enne romana, il 29enne nigeriano ha raccontato, anche mimandole, le modalità della presunta assunzione di droga da parte della ragazza nell'appartamento in via Spalato a Macerata, fino a quando la giovane è caduta a terra e lui avrebbe cercato invano di rianimarla.
C'è riserbo su quanto ha riferito ai suoi difensori sul sezionamento del cadavere, trovato in due trolley a Pollenza. Trolley portati dallo stesso Oseghale con un 'tassista'. Gli avvocati Matraxia e Gramenzi nomineranno tre periti: un tossicologo, un medico legale e un perito informatico, così come ha fatto la Procura di Macerata. Leggi l'articolo completo su
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