Si tratta di un evento di assoluto valore simbolico, oltre che economico e turistico. Motivazioni importanti che hanno rafforzato la scelta del Comune di Piazza Armerina di non annullare la manifestazione, ma di renderla fruibile con una formula compatibile ai limiti imposti dalle regole per il coronavirus. La decisione di non rinunciare al Palio dei Normanni 2.0 mette in luce l’importanza, soprattutto in un momento così critico, di ritrovare e condividere sentimenti di unità e coesione attraverso la valorizzazione e rievocazione della nostra storia. Realizzare il Palio quest’anno richiede un grande sforzo collettivo, al fine di mantenere l’alto livello culturale e artistico della manifestazione, nel rispetto però di tutti i parametri di sicurezza per i lavoratori e gli spettatori, garantendo la tutela del distanziamento sociale.
Per soddisfare queste esigenze è prevista una nuova forma drammaturgica della manifestazione , curata dalla regista Gisella Calì, che arricchisce di immagini e suggestioni la magia delle edizioni storiche. La messa in scena infatti prevede vere e proprie performances che raccontano, attraverso la regia teatrale, i momenti salienti del Palio con attori, danzatori e musicisti professionisti. Inoltre verranno realizzate videoproiezioni, clip, cortometraggi e installazioni virtuali che garantiranno il distanziamento, permettendo agli spettatori di poter godere nel modo migliore lo spettacolo con i suoi significati da diversi punti della città, evitando ogni assembramento.
Il Palio è ispirato alla guerra di liberazione della Sicilia dai Saraceni per opera dei Normanni guidati da Ruggero I di Sicilia, quando le vicende delle conquiste dei Normanni si legarono con la tradizione della città di Piazza Armerina, tra fatti di distruzione, leggende popolari, devozioni religiose e storia, che ancora oggi paiono vive e sembrano acquistare un rinnovato significato di unità e una spinta verso il riscatto e la rinascita culturale. Come dire che, proprio intorno alla riscoperta di un passato condiviso e luminoso, si possono ritrovare quei sentimenti che sono alla base del comune sentire e che riducono le paure della solitudine e le incertezze del futuro.
L’edizione 2020 del Palio dei Normanni sarà dunque il banco di prova per vincere la sfida dell’emergenza sanitaria e sociale, puntando sui valori irrinunciabili dell’identità culturale che appartengono non solo alla comunità territoriale di Piazza Armerina, ma che sono le radici stesse della storia del Paese. Leggi l'articolo completo su
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