Maxi operazione antimafia tra Palermo e Roma: 85 arresti. Tra loro Casamonica che importavano droga nella Capitale

I tentacoli del clan Casamonica, storica e temuta famiglia sinti, abbruzzese d'origine e romana d'adozione, si estendevano fino in Sicilia, dove trattavano grosse partite di droga direttamente con Cosa Nostra. Questa mattina all'alba i carabinieri del comando provinciale di Palermo, coordinati dalla procura antimafia hanno eseguito ottantacinque ordinanze di custodia cautelare, nei confronti di indagati sospettati, a vario titolo, di essere responsabili dei delitti di associazione mafiosa, concorso esterno in associazione mafiosa, associazione finalizzata al traffico di stupefacenti, reati in materia di armi, droga, estorsione e corruzione. Tra le persone finite in manette anche un agente della polizia penitenziaria e una collaboratrice di giustizia.

 

I carabinieri e la direzione investigativa antimafia hanno operato contestualmente nelle province di Palermo, Trapani, Latina, Napoli, Roma e Nuoro con centinaia di militari. Le attività d'indagine vennero avviate d’iniziativa dalla compagnia dei carabinieri di Partinico nel novembre 2017 in seguito all’analisi delle possibili cointeressenze criminali tra Ottavio Lo Cricchio, imprenditore partinicese attivo nel settore vinicolo,  Michele Vitale esponente dell'omonima famiglia, che nell'operazione odierna rivestirebbe, secondo gli inquirenti, un ruolo apicale. Le indagini  hanno permesso di esplorare le dinamiche criminali in atto nel mandamento mafioso di Partinico, documentando l’operatività di cinque associazioni finalizzate al traffico ed alla produzione di stupefacenti capeggiate da personaggi già condannati per associazione mafiosa ovvero fortemente contigui a cosa nostra tra cui esponenti del clan Casamonica e Di Gugliemi.

Casamonica suonare una volta sola. 

 

Nascondeva due chili di cocaina in un furgone destinati alle piazze di spaccio gestite dalla 'ndrangheta.

 

 A seguito delle complesse indagini che a raggera hanno coinvolto anche istituzioni politiche ed economiche, nel luglio 2020, il consiglio comunale di Partinico, in provincia di Palermo venne sciolto con decreto ministeriale per ritenuti condizionamenti mafiosi dell’attività amministrativa, come documentato nelle inchieste televisive sulla tv locale Telejato, del giornalista antimafia Pino Maniaci. Dall'inchiesta emerse come i tenatacoli di Cosa Nostra si estesero fino Roma, quando nel novembre 2018, Michele Casarubbia venne nella Capitale per trattare l’acquisto di un ingente quantità di cocaina con Consiglio Di Guglielmi detto “Claudio Casamoica”, elemento di spico ed apicale dell’omonimo clan, deceduto per Covid.All’incontro, interamente intercettato dai carabinieri, partecipa tra gli altri anche l’allora collaboratrice di giustizia Giuseppa Vitale, alias “Giusy”, finita in manette, per essersi approvvigionata di un quantitativo di cocaina da fornitori “calabresi” di Milano e Bergamo per lo smercio successivo.

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