Un abito rosa, una cerimonia civile, pochi invitati. Mario Pincarelli, condannato a 21 anni per l'omicidio di Willy Monteiro Duarte, e Lauro Roffo, la 28enne della provincia di Roma che si è innamorata di lui vedendolo ai telegiornali, sono diventati marito e moglie nel carcere di Civitavecchia, dove lo sposo è recluso per scontare la pena.
Davanti a un ufficiale giudiziario del Comune di Civitavecchia, i parenti di entrambi gli sposi e i testimoni. Lui ha scelto la sua avvocata Loredana Mazzenga, che lo ha assistito nel corso del processo e che è riuscita a strappare dalla Cassazione la pena minore tra i 4 imputati, lei un parente. «Pincarelli voleva avere questa esperienza, nulla di più», ha affermato l'avvocata Mazzenga entrando in carcere a Civitavecchia.
La sposa è arrivata a bordo di una Fiat 500 nera, accompagnata da due persone. Indossava un abito color rosa carne e un fazzoletto nero a coprire il capo e il volto dalle telecamere dei giornalisti. La giovane ha raggiunto il cancello e lo ha varcato senza dire una parola, mentre un suo parente, in un attimo di tensione fuori dalla casa circondariale, ha sputato ai giornalisti.
L'unica a parlare è l'avvocata Mazzenga. La ragazza è «tanto convinta. Sorprendentemente è convinta di questa sua decisione». Sa che ci vorrà del tempo prima che possa incontrarlo «ma lei ha detto che lo aspetterà. Da donna e da avvocato le ho spiegato la vicenda e lei ha detto che lo aspetterà». A proposito del suo ruolo da avvocato e testimone Mazzenga ha detto: «Sono una professionista ma anche un essere umano».
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