La Squadra Mobile di Bologna, con la collaborazione di quella di Caserta ed il coordinamento del Servizio Centrale Operativo, ha rintracciato i nigeriani all'interno di una abitazione di Casapesenna dove per circa due settimane la giovane era stata tenuta segregata subendo violenze fisiche e psicologiche.
Giunta in Italia, la ragazza era stata collocata presso l'Hub di Bologna e, successivamente, prelevata da due suoi connazionali che l'hanno portata con la forza in provincia di Caserta chiedendo per la sua liberazione la somma di 2000 euro. Leggi l'articolo completo su
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