Mottarone, la Cassazione annulla la decisione dei domiciliari per due indagati

Si tratta di Luigi Nerini ed Enrico Perocchio, per cui lerano stati disposti gli arresti domiciliari. Nella caduta della funivia morirono 14 persone: si salvò solo il piccolo Eitan

Mottarone, la Cassazione annulla la decisione dei domiciliari per due indagati

Mottarone, annullato il provvedimento che aveva disposto i domiciliari per due indagati. Lo ha deciso la Cassazione.

 

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Viene così annullato, con rinvio a una nuova sezione del Tribunale del Riesame di Torino il provvedimento con cui lo scorso ottobre era stato accolto il ricorso della Procura di Verbania e disposti gli arresti domiciliari per Luigi Nerini ed Enrico Perocchio, due degli indagati per la tragedia del Mottarone.

 

Ora per capire quale sia il punto o i punti da rivalutare, si attendono le motivazioni. Venerdì scorso si era tenuta l'udienza per discutere il ricorso delle difese contro la decisione dei giudici torinesi di ribaltare l'ordinanza con cui il gip di Verbania Donatella Banci Buonamici il 29 maggio scorso aveva respinto la richiesta di convalida del fermo per i due e per il capo servizio Andrea Tadini, e anche la richiesta di misura cautelare avanzata dalla Procura eccetto che per Tadini, posto ai domiciliari.

 

Il 26 maggio, tre giorni dopo la tragedia in cui sono morte 14 persone e solo un bimbo, il piccolo Eitan, è sopravvissuto, i tre furono fermati dal Procuratore della Repubblica Olimpia Bossi e dal pm Laura Carrera, titolari dell'indagine. I pm avevano poi impugnato il provvedimento del gip e lo scorso ottobre il Riesame aveva rilevato l'esistenza delle esigenze cautelari disponendo i domiciliari per Nerini e Perocchio. Dopo di che il ricorso in Cassazione delle difese contro l'ordinanza. A differenza di Tadini, arrestato e poi tornato libero per decorrenza dei termini, ai due non è mai stata applicata una misura cautelare.

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