La scena del ritrovamento fa supporre che Major possa essersi tolto la vita. Ma alcune circostanze, un paio di ferite al naso e al volto e l'assenza di un biglietto, suggeriscono cautela agli inquirenti. Lorenzo Major era la personificazione del coraggio. Dopo l'incidente motociclistico che, a soli 31 anni, lo aveva costretto su una sedia a rotelle, era diventato un esempio per molti. A dispetto del suo handicap, lui, che già praticava le arti marziali, si era dedicato al kayak, al tiro a segno, alla scherma, al basket. Attività che avevano uno scopo riabilitativo, ma che sono diventate anche una ragione per continuare a impegnarsi nella società. E proprio con questo stimolo, parallelamente all'attività sportiva, ne conduceva anche una come testimonial: portava nelle scuole se stesso, la sua storia, per dimostrare ai ragazzi che non ci si deve mai rassegnare, che anche nelle condizioni più difficili si possono ottenere grandi risultati. Leggi l'articolo completo su
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