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I soccorsi sono scattati quando il fortissimo boato ha fatto tremare i palazzi in zona Sud intorno alle 7 di questa mattina. L'esplosione è avvenuta al piano terra e ha coinvolto i piani alti di un condominio. Chi abita in zona Romolo ha percepito «un'esplosione fortissima».
LE CAUSE «Molto probabilmente si tratta di gas metano, dovremo indagare da dove si è originata la perdita. Abbiamo fatto chiudere il gas da tutto l'edificio che è stato evacuato». È questa la prima ipotesi sulla causa dell'esplosione secondo Maurizio Pendini, direttore e vice dirigente del comando dei Vigili del Fuoco di Milano. Mancano all'appello due inquilini, ma non è escluso che non fossero nel palazzo di nove piani o che possano essersi già allontanati. «Stiamo terminando la ricerca dei dispersi per eliminare ogni dubbio, probabilmente non ce ne sono.
I FERITI Per quanto riguarda i feriti lievi, si tratta di soggetti in stato di ansia o che hanno subito piccoli infortuni dovuti a cadute mentre in tutta fretta cercavano di uscire dal palazzo, come rende noto Areu specificando che sono tutti codici verdi e, quindi, non gravi. Tra le persone soccorse, una ragazza di 15 anni con trauma alla caviglia, portata al Fatebenefratelli, come una donna di 54. Due donne, una di 76 e una di 56, sono invece al Policlinico e una di 38 alla Mangiagalli.
GLI SFOLLATI La Protezione civile ha preparato le camere negli alberghi di Milano per gli inquilini che non potranno rientrare negli appartamenti del palazzo di piazzale Libia danneggiato da un'esplosione questa mattina. Lo afferma Cristiano Cozzi, direttore della Protezione civile di Milano. «Decideremo chi ha bisogno di assistenza e chi va dai parenti, perché comunque due-tre piani sono lesionati. L'obiettivo è mettere il palazzo in sicurezza e dare assistenza ai condomini», ha spiegato. In questo momento personale della Protezione civile sta organizzando i trasferimenti, a seconda delle necessità dei condomini, complessivamente una cinquantina.
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