Milano, bambino ucciso dal padre. L'esperta Maddalena Cialdella: «La famiglia marginale genera tragedie»

Milano, bambino ucciso dal padre. L'esperta Maddalena Cialdella: «La famiglia marginale genera tragedie»
Storie di famiglie, di legami spezzati. Relazioni patologiche, pericolose, disfunzionali. Genitori e figli risentono di una crisi profonda.

Memhed a soli 2 anni muore per mano di suo padre e poi quelle di Monterotondo e Torre Maura rilevano ancora una volta la realtà di famiglie in crisi. La storia di Deborah ci presenta la figura di un padre autoritario, violento, maltrattante, quella di Mirko Carbone un genitore la cui autorevolezza non è affatto riconosciuta, quella di Memed un paterno problematico. Storie diverse che ci consegnano una figura genitoriale fragile, incompetente con giovani adulti che attraverso l' acting out trovano l'unica soluzione possibile eliminando l' oggetto della frustrazione( il padre di Mirko) o la fonte del disagio (il padre di Deborah).
 

Deborah è una la vittima nonostante su quel pavimento ci sia il cadavere di suo padre perché orfana del genitore che ha ucciso lei stessa e vittima di una madre che non è stata in grado di tutelarla perché fragile e incapace di recidere quel legame patologico. Mirko è vittima della mancanza di strumenti di supporto alla genitorialità, di servizi sul territorio che intervengono solo a tragedia avvenuta. Memhed è vittima di una infanzia negata.

*Psicologa e psicoterapeuta Leggi l'articolo completo su
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