«Piantiamo alberi con un clic il nostro contributo al Pianeta»

«Piantiamo alberi con un clic il nostro contributo al Pianeta»

C’è una foresta, sulla rete, fatta di click e buone intenzioni: è un vivaio impalpabile, eppure capace di far fiorire idee solide, e a curarlo sono un team di “giardinieri” under 30, floridi nelle intuizioni e con un cuore verde così. I milanesi Leonardo D’Onofrio, Francesco Brocca e Luca Scoffone sono i co-founder del progetto La foresta universitaria lanciato da University Network, un gruppo che racchiude le community di oltre un milione di studenti e riunisce sotto un’unica comunità 40 università delle principali città italiane.

 

Mica male per tre ragazzi ex studenti di Economia e Management alla Statale, oggi imprenditori di eHappen, start up di comunicazione digitale che connette imprese e pubblico. «L’idea della Foresta Universitaria ci è venuta dal rapporto con Treedom, il primo sito al mondo, italiano, che permette a persone e aziende di piantare alberi con un click – spiega Leonardo – l’idea è stata quella di permettere agli universitari di dare un contributo di 15 euro perché venga piantato un albero in diverse zone del pianeta, tra Asia, Africa e Europa. Di quest’albero il benefattore è sempre informato: su come cresce e a chi dà lavoro la sua cura».

 

«Ogni albero ha la sua pagina online, viene geolocalizzato e fotografato». «La nostra generazione è cresciuta nel pieno del riscaldamento climatico – spiega Francesco – tra noi studenti o ex studenti universitari c’è una forte sensibilità sul tema». Treedom, di suo, ha già piantato 1,5 milioni di alberi, che hanno dato lavoro a oltre 90.000 persone in 17 Paesi del mondo. Il mondo digitale ha coltivato un’imprenditoria che non ha sofferto della pandemia: «Dopo un primo momento di difficoltà - spiega Francesco – molte aziende, penso ai ristoratori, si sono attivati per comunicare ai clienti sul web. E noi eravamo lì, già attivi da qualche anno».

 

Il momento giusto al posto giusto, vale a dire Milano: «È una città che offre molte opportunità – conclude Leonardo – certo, però, ti chiede di stare al passo. Una difficoltà? Quella, tutta italiana, della burocrazia: non ci sono incentivi ad assumere persone, solo qualche stage con agevolazioni. Una start up ha costi iniziali elevati».

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