«
Siamo coscienti di operare in un contesto pandemico e ci siamo preparati per mesi per sviluppare e adattare le relative procedure sanitarie,
non possiamo però sottrarci al dovere, che dovrebbe essere dei governi europei e non della società civile, di
soccorrere queste persone e portarle in salvo». Così
Giorgia Linardi, portavoce di Sea Watch
commenta la notizia dei 28 migranti positivi al Covid 19 tratti in salvo dalla Ong tedesca e che adesso sono a bordo della nave-quarantena Moby Zazà nel porto di Porto Empedocle.
«Il soccorso attraverso navi organizzate con personale medico e procedure idonee al passaggio di consegne alle autorità costituisce una garanzia di sicurezza rispetto agli arrivi incontrollati - aggiunge - Questa situazione è stata finora gestita con la massima cautela e collaborazione da parte dell'equipaggio e delle autorità».
Sea Watch ha informato le autorità dello stato di bandiera sulla situazione e ha chiesto «il supporto del governo tedesco in solidarietà con l'Italia».
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