Una cartina in cui si intersecano tre linee di metropolitana con tutte le fermate al completo. Tutte, anche quelle che i romani non hanno mai visto. Sulla cartina ci sono infatti le stazioni di piazzale Clodio, Ottaviano, piazza Risorgimento, San Pietro, Chiesa Nuova e piazza Venezia, Amba Aradam e via a seguire. Una lista dei desideri, praticamente, in una sorta di viaggio della speranza. Soprattutto per i romani. E allora dai giardini di piazza Madonna di Loreto il gruppetto di milanesi, desiderosi di visitare la Città Eterna da un capo all'altro, vorrebbero raggiungere i Musei Vaticani. Cercano la fermata Venezia per arrivare in Prati, si guardano intorno non notando il cantiere di lato alla piazza e poi, cercando di orientarsi, chiedono indicazioni al primo tassista che incontrano.
Lui, capito l'equivoco, li guarda sorridendo e, con aria quasi paterna, cerca di non deluderli troppo: «La fermata Venezia non esiste. Ma si farà. Sicuro». I milanesi increduli girano la loro mappa sottosopra e poi, inforcando gli occhiali, leggono la legenda di quel piccolo asterisco che prima gli era sfuggito: «Fermate in costruzione».
E tutto cambia, soprattutto la prospettiva di Roma che in un attimo appare molto più grande. A tratti irraggiungibile. Quella cartina, acquistata a Milano, aveva messo i milanesi decisamente fuori strada. Ma poi, dopo un primo momento di smarrimento, riprende la visita in città: basta chiedere informazioni per il bus, trovare la fermata giusta su piazza Venezia e aspettare che l'autobus arrivi. Senza fretta, ovviamente.
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