Messina Denaro, Andrea Bonafede lasciato dalla compagna: «Non sapevo nulla, ora la nostra vita è distrutta»

«Dopo essere stato interrogato per ore è venuto a casa, abbiamo parlato. Mi ha detto: “Che dovevo fare? Iddu si è presentato da me e mi ha chiesto i documenti...”»

Rosa Leone è ancora incredula. La compagna di Andrea Bonafede, l'uomo che ha prestato la sua identità a Matteo Messina Denaro, ha appreso la notizia dai telegiornali. Non sapeva nulla, non sospettava nulla. Si è svegliata all'improvviso da un sonno che durava da 11 anni e si è subito allontanata dal vero Bonafede, tra i più stretti alleati del boss. «Mi è esplosa una bomba in casa. Appena ho saputo, l'ho lasciato», ha detto.

 

Messina Denaro, nel covo del boss un poster di Joker e la frase: «Se non trovi la via d'uscita, sfonda tutto»

Messina Denaro, l'inquietante intervista di Baiardo a novembre: «È malato, trattativa Stato-mafia per arrestarlo»

 

Messina Denaro, la figlia Lorenza non lo vuole vedere: non andrà ai colloqui in carcere. Trovata l'auto del boss

 

Messina Denaro, Andrea Bonafede lasciato dalla compagna

«Sono la sua compagna da 11 anni - dice la 45enne in un'intervista al Corriere - Adesso però l’ho lasciato, ho chiuso con lui, non voglio saperne più niente». Una scelta sofferta, ma inevitabile: «La nostra vita è distrutta, anche se l'amo ancora tantissimo non voglio più saperne nulla», dice. I due vivevano insieme a Castelvetrano, a due passi dalla Primula Rossa. 

 

Matteo Messina Denaro, il giallo del selfie con l'infermiere. Indagato il medico che lo aveva in cura

 

Le giustificazioni di Bonafede

Rosa Leone ha raccontato il primo faccia a faccia con Bonafede dopo che la notizia è diventata di dominio pubblico: «Dopo essere stato interrogato per ore è venuto a casa, abbiamo parlato. E lui mi ha scongiurato, mi ha detto: “Scusa Rosa ma che dovevo fare? Iddu si è presentato da me e mi ha chiesto i documenti...”».

«Mi ha detto che loro due si conoscono da quando erano ragazzi - continua - In fondo lo capisco, mi metto nei suoi panni: come faceva a dire di no a Matteo Messina Denaro? Credo che anch’io avrei fatto così se mi fosse capitato, anch’io per paura avrei ceduto a un boss di quel calibro la mia carta d’identità. Anzi, le dico di più...». Di perdonarlo però, non se ne parla: «Mi ha nascosto tutto, non posso».

 

 

Leggi l'articolo completo su
Leggo.it