Ad aggravare la situazione l'imminente scadenza del contratto di solidarietà, prorogato fino al 30 aprile 2018, nei 17 punti vendita Mediaworld di Cosenza, Sassari, Molfetta, Genova, Roma, Torino, Caserta e Napoli e le intenzioni annunciate di risolvere definitivamente i 150 esuberi dichiarati. I sindacati, in un nuovo comunicato diramato sui luoghi di lavoro, puntano il dito contro l'incapacità aziendale di rilanciarsi sul mercato a causa di un «sistema informatico vetusto, il layout degli accessori per la telefonia, unico segmento di prodotto con margini alti, vecchio e confusionario e politiche dei prezzi on-line non abbastanza competitive», che fanno il paio con una «non adeguata formazione del personale». Leggi l'articolo completo su
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