Quando una coppia di fidanzati decide di sposarsi, il primo passo è andare dal parroco e parlarne con lui. O almeno dovrebbe essere questo il primo passo, perché c'è chi invece di andarci di persona, ci manda i genitori. Lo racconta Il Messaggero, che prende in esame la testimonianza di un parroco di una chiesa del centro storico di Roma: «Sono sempre più le madri che vengono a prenotare la chiesa per il matrimonio al posto dei figli, ma io insisto che vengano gli sposi», le sue parole.
Ogni anno, dice, arrivano tantissime richieste, e altrettanti episodi curiosi. Ad esempio due mamme che si sono recate in chiesa per fissare la data delle nozze tra i figli, senza che questi ultimi proferissero parola: «Se volete potete far sposare anche i vostri figli per procura», gli avrebbe detto. Ma è davvero possibile sposarsi senza essere presenti, con il cosiddetto matrimonio per procura?
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Il matrimonio per procura
Non tutti lo sanno, ma è davvero possibile: si tratta di un istituto disciplinato dal codice civile con cui si dà la possibilità a chi vuole convolare a nozze, ma non può essere presente, di essere rappresentato da altre persone.
Matrimonio, gli errori da evitare
Innanzitutto i documenti necessari: dai certificati di battesimo e cresima a uso matrimonio, alla eventuale prova testimoniale (nel caso si sia cambiata residenza durante la propria vita, magari per studio o lavoro), fino al corso prematrimoniale, tutte pratiche che si concludono all'ufficio sacramenti della propria diocesi. E poi le pubblicazioni (in chiesa e in comune), la promessa di matrimonio, e il rito vero e proprio.
Ma tutto parte, appunto, da quei primi colloqui con il prete: «Io permetto agli sposi di prenotare online, ma poi devono venire in chiesa», aggiunge il parroco. Chiesa che vai, modalità di prenotazione che trovi. Sono diversi i sistemi utilizzati, anche se i principali sono due: online e in loco. Come funziona? Si invia una mail un anno prima del giorno in cui ci si vuole sposare. «Se voglio sposarmi il 9 giugno 2024, dovrò inviare una mail il 9 giugno 2023. A partire dalla mezzanotte». In che ordine vengono esaminate le richieste? «Parto da quelle che mi sono arrivate prima». C’è poi chi si organizza diversamente. E chiede, espressamente, alle coppie di andare in chiesa per prenotare. Anche in questo caso vale la regola che bisogna presentarsi un anno prima.
I periodi più richiesti
Ci sono due periodi, in particolare, tra i più richiesti. «Giugno, il mese in assoluto con più domande e poi settembre». Naturalmente il giorno, neanche a dirlo, è il sabato. Mattina o pomeriggio? «Spesso viene richiesta di più la prima». Quanto costa prenotare una chiesa? «C’è un costo fisso per ogni chiesa che è di 250 euro». Poi, però, c’è la spesa (per chi vuole) dei fiori. Si possono arrivare a spendere anche migliaia di euro per abbellire il luogo del matrimonio. Ma c’è un modo per risparmiare. «Chi vuole, può utilizzare i fiori della cerimonia precedente. Di solito si pagano la metà».
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