A celebrare la messa don Mario Lusek che, nell’omelia, ha usato una metafora presa in prestito dallo scoutismo per parlare del coraggio con cui la ragazza ha affrontato le difficoltà. «Il suo ultimo tratto di vita – ha detto – è stato segnato dalla malattia. Uno strano “hike”, indicato da una strana mappa nella quale si alternavano sentieri impossibili a bivacchi di speranza e dove la fatica di procedere veniva attenuata dalla borraccia piena di amore che la sua famiglia e gli amici hanno saputo passarle». Grande commozione per un messaggio che il papà della ragazza ha dedicato alla figlia. «Ci hai insegnato – le sue parole – che la vita non è solo un insieme di cellule sane o malate che siano». Palloncini bianchi in volo e un commosso applauso hanno accolto la bara all’uscita dalla chiesa. Leggi l'articolo completo su
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