Mario De Marchi è morto, dopo il grave incidente che giovedì ha coinvolto tre veicoli a Pordenone, con altrettanti feriti gravi. L'ex velocista della nazionale belga di atletica leggera aveva 73 anni. Si era trasferito in Italia da piccolo con i genitori e qui si era laureato, diventando ingegnere. Disperate le condizioni di sua moglie, anche lei ferita nell'incidente. Una terza persona coinvolta nello schianto, di 50 anni, è stata ricoverata in codice rosso all'ospedale di Udine, trasportata in elicottero. La prognosi è riservata.
Cosa è successo
L'incidente è avvenuto intorno alle 13 di giovedì, in viale Treviso, una delle arterie di accesso a Pordenone dalla zona sud. L'auto di De Marchi, nella quale stava viaggiando anche la moglie, si è schiantata frontalmente con un'altra macchina, per cause ancora da stabilire. Una terza che stava sopraggiungendo, è finita nel fossato adiacente per evitare le due automobili che si erano appena scontrate.
Tutte le vittime dell'incidente sono state estratte dalle lamiere. Per De Marchi non c'è stato nulla da fare, mentre la moglie è stata rianimata in strada dopo aver avuto un arresto cardiaco e verte ora in condizioni disperate. Mario De Marchi, che ha gareggiato anche con Mennea e Borzov, sfiorò le Olimpiadi di Montréal del 1976 ma il Belgio all'epoca optò per l'hockey su prato e lui, con i colleggi della staffetta 4x400 metri rimase a casa.
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