L'albero cede sotto la tempesta e sfonda il muro del salotto. È ancora esterrefatto il trevigiano che abita al terzo piano della palazzina di via Feruglio, nel quartiere trevigiano di Santa Maria del Rovere, colpita da un pino del cortile. Era da poco passata l'1.30 quando la pianta, alta almeno 10 metri, si è schiantata addosso al condominio di tre piani in cui abitano sei famiglie. Ha letteralmente schiacciato due terrazzini affacciati su viale Brigata Treviso, bucato il muro all'ultimo piano e danneggiato parte del tetto. «Ero in salotto, avevo appena abbassato le tapparelle e all'improvviso ho sentito uno schianto fortissimo», racconta il residente, che ha visto aprirsi uno squarcio nel muro.
Il racconto
«Fortunatamente mia moglie e mio figlio erano in montagna - aggiungeva ieri mentre era alle prese con l' assicuratore -. Per il bimbo sarebbe stato un forte spavento.
Il condominio di via Feruglio non è stata l'unica "vittima" del maltempo di mercoledì notte. In via Cavalleggeri, mezzo chilometro più in là, un'auto è rimasta schiacciata sotto un grosso albero. La Fiat Ulysse era parcheggiata di fronte alla palazzina. Il proprietario, che abita lì con moglie e figli, non poteva immaginare che la mattina dopo l'avrebbe trovata con parabrezza e tettuccio sfondati. «I chicchi di grandine sembravano proiettili di una mitragliatrice. Tutto a un tratto c'è stato un colpo più forte - racconta Fabiana Morandi, una vicina -. Ma nessuno di noi è uscito». L'amara scoperta è stata fatta solo all'alba: «Il proprietario mi ha scritto che gli è quasi venuto male quando ha visto la sua auto ridotta in quel modo» aggiunge. «Faceva impressione» commenta Francesco, un altro vicino. L'anziano indica la ringhiera deformata dalla caduta del tronco e i contatori del gas, sfiorati di pochi centimetri. «Se l'albero fosse caduto lì, rischiavamo di saltare per aria» conclude. Sulla palazzina di fronte, colpita di striscio, sono visibili i graffi lasciati dai rami. In giardino invece ieri pomeriggio le radici dell'albero facevano bella mostra di sé, sollevate completamente da terra.
Leggi l'articolo completo su
Leggo.it