L'atto di morte dell'anziana era stato tempestivamente trascritto nei registri anagrafici del Comune, ma, hanno accertato le indagini coordinate dal pm Vincenzo Carusi, la relativa comunicazione è giunta al Ministero dell'Interno solo a settembre 2018. La figlia, senza segnalare l'inconveniente all'Inps, ha continuato a ricevere sul conto corrente cointestato con la madre le somme per tre distinti trattamenti pensionistici (vecchiaia, reversibilità e accompagnamento per invalidi civili). Non trovando disponibilità sui conti dell'indagata, la Gdf Fiamme hanno sequestrato due unità immobiliari intestate alla donna. Leggi l'articolo completo su
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