Un grande artista in un momento cruciale della propria esistenza, il trasferimento dalla sua
Firenze a
Roma, chiamato da
papa Giulio II per rinnovare il
Vaticano (in quel periodo Michelangelo stava dipingendo la
Cappella Sistina). Un passaggio che trasformerà il già talentuosissimo
Raffaello in quel genio che il mondo riconosce ancora oggi. E c’è un’opera - tra le tante, e tra le diverse meravigliose Madonne - che lo testimonia come un racconto di cronaca.
Si tratta della sottile tavola di faggio, di piccole dimensioni (29 per 21,5 cm), sulla quale è dipinta la Madonna col Bambino e san Giovannino, conosciuta come
Madonna Esterházy proveniente dal Szépmuvészeti Múzeum di
Budapest (ora chiuso per lavori). A cura di
Cinzia Ammannato, la mostra propone, nella stessa sala un percorso interpretativo quanto mai suggestivo: il disegno preparatorio (riproduzione) che ne evidenzia la genesi, la Madonna Hertz di
Giulio Romano, La Madonna dei Garofani e il Gesù Bambino di scuola raffaellita.
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Gallerie Nazionali di Arte Antica - Palazzo Barberini, via delle Quattro Fontane 13, Roma. Dal 31 gennaio all'8 marzo (mart.-dom. ore 8,30-19), biglietto 6-12 euro (valido entro 10 gg anche per Galleria Corsini), info 064824184, comunicazione@barberinicorsini.org, social, #PalazzoBarberini #Raffaello
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