Luana, lo sfogo della mamma: «Già una volta il macchinario le aveva tirato la maglietta. Poi quel giorno il collega non l'ha più sentita»

Luana, lo sfogo della mamma: «Già una volta il macchinario le aveva tirato la maglietta. Poi quel giorno il collega non l'ha più sentita»

Luana, lo sfogo della mamma: «Già una volta il macchinario le aveva tirato la maglietta. Poi quel giorno il collega non l'ha più sentita». In un'intervista al quotidiano la Repubblica, Emma - la mamma della 22enne  pistoiese morta in un infortunio sul lavoro in un'azienda tessile di Montemurlo in provincia di Prato - ha raccontato del figlioletto di Luana di appena cinque anni e mezzo e di quel maledetto incidente.

 

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«Certo che lo teniamo noi il bambino - spiega mamma Emma -. Suo padre l’ha riconosciuto, ma non c’è mai stato. Sarebbe crudele se ora non potesse restare con noi. Si è ‘ammammato’ a me, forse era destino.  Mi ha chiesto se pregando forte Gesù la sua mamma può tornare ma gli ho detto che non è possibile».

 

 

Poi, mamma Emma torna a parlare dell'incidente nel quale sua figlia ha perso la vita, rimanendo incastrata nell'orditoio. «Luana una volta tornò da lavoro e mi disse che la maglietta le aveva strusciato nel macchinario e l’aveva tirata, ma lei se n’era accorta subito. Da allora ci stava attenta. E pure la titolare era pignola. Ora è distrutta, mi ha chiesto di pagare lei i funerali di Luana. Abbiamo mandato i nostri periti a fare le verifiche. Mi hanno raccontato che un suo collega era a dieci metri da lei. Non la sentiva, pensava fosse in bagno, non la trovava la Luanina. Poi l’ha vista lì, incastrata, ha spento lui il macchinario».

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