Convalidato l'arresto di Giandavide De Pau. Il presunto killer delle tre prostitute uccise a Prati resterà nel carcere di Regina Coeli, in attesa di processo. «Il mio assistito non ha risposto dopo le 7 ore di interrogatorio in Questura non voleva aggiungere nulla. È ancora molto confuso e non ricorda nulla», ha detto ai cronisti l'avvocato Alessandro De Federicis.
De Pau, arresto convalidato
«Il cliente lo posso consigliare, ma fa di testa sua», commenta De Federicis. La difesa punta sulla perizia psichiatrica, che dovrà attestare «un disturbo della personalità borderline», dice ancora l'avvocato. «Ho chiesto è di trovare una struttura adeguata alle sue condizioni», ha aggiunto il legale. «La Procura contesta dell'omicidio plurimo aggravato ma senza premeditazione perché è difficilmente contestabile. In base a quanto so l'arma non è stata ancora trovata», le parole del difensore di De Pau. Sul presunto omicidio dice: «La scena se la ricorda, ma non ricorda nulla di quanto successo prima o dopo».
«Nessuno si era accorto della sua pericolosità»
L'avvocato aveva parlato anche prima dell'interrogatorio a Giandavide De Pau: «Probabilmente oggi non risponderà al gip. Il suo profilo psichiatrico andrà esaminato anche dalla procura. De Pau era libero perché non aveva titoli per essere detenuto, e nessuno, neanche gli psichiatri che lo avevano visitato, si erano accorti della sua pericolosità», le sue parole.
Identificate le due cinesi
Sono Yang Yun Xia, 45 anni, e Li Yan Rong, 55 anni, le due donne uccise, secondo l'accusa, da Giandavide De Pau, il 17 novembre scorso a Roma in un appartamento di via Riboty nel quartiere Prati. All'identificazione delle due donne si è arrivati grazie al lavoro degli agenti della Polizia Scientifica e i colleghi dell'Ufficio Immigrazione.
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