La morte di Julia Ituma a Istanbul ha lasciato un vuoto che non si riesce a colmare. Tantissime parole, nessuna spiegazione. La mamma, Elizabeth, si dispera e cerca di capire cosa possa essere successo in quegli attimi fatali, quando la pallavolista è caduta dal sesto piano.
«Non mi sono mai accorta assolutamente di niente, lei non parlava di sé, se non in termini positivi. E ora io sono piena di sensi di colpa», ha detto la donna a Repubblica. «Io non ho capito niente e lei avrebbe dovuto dirmi cosa succedeva. A Pasqua ci ha chiesto un pranzo "come dio comanda". L'agnello, l'uovo di cioccolato...», dice la donna, tornando indietro con la mente provando a scorgere un segnale d'allarme.
Il caso del telefono vuoto
Secondo i media turchi, la ragazza avrebbe scritto un ultimo messaggio alle compagne di squadra prima di lanciarsi nel vuoto. «Arrivederci», sarebbe stata la sua ultima parola. Ma di questo la mamma non ne sa niente: «Il telefono? Io l'ho visto, ma era completamente vuoto», spiega lei. «L'ho acceso, ma dentro non c'era più niente. Cancellati gli sms, la rubrica, e i messaggi WhatsApp. Anzi, sparita anche la app di WhatsApp». Il perché non se lo spiega, «gli inquirenti hanno sicuramente copiato il contenuto per capire con chi ha parlato e chattato prima di morire. Ma voglio saperlo anche io, ne ho il diritto. Invece mi ritrovo un telefono vuoto», ha detto. Il mistero resta irrisolto. Rimangono il dolore e le lacrime.
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