Lo scrive il gip Calabi nell'ordinanza a carico del tranviere accusato dell'omicidio della giovane, avvenuto il 7 febbraio in via Brioschi, a Milano. Il gip ricostruisce che, la notte tra il 31 gennaio e l'1 febbraio, Jessica aveva richiesto l'intervento dei carabinieri perché aveva bisogno di ritirare i suoi «effetti personali» dalla casa di Garlaschi, di cui era ospite.
Quando chiese l'intervento dei militari, scrive il giudice, la giovane «aveva riferito ai carabinieri di volere lasciare la casa sia perché quella sera mentre riposava il Garlaschi le aveva accarezzato il braccio spaventandola, sia perché lui le aveva raccontato di avere avuto in passato rapporti occasionali con altre donne, sia per il rapporto ambiguo che l'uomo aveva con la sorella, a riscontro del fatto che Garlaschi (?) aveva presentato a Jessica quella che in realtà era la propria moglie». Leggi l'articolo completo su
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