L'Italia scoperta con la "nera": da Corinaldo a Bibbiano

L'Italia scoperta con la "nera": da Corinaldo a Bibbiano
 Cogne, per l'assassinio del piccolo Samuele, Avetrana per l'omicidio di Sarah Scazzi. Garlasco, per l'assassinio di Chiara Poggi. Erba per l'uccisione di Raffaella Castagna e del figlio Youssef, della madre Paola Galli e della vicina Valeria Cherubini con il cane. Senza dimenticare Novi Ligure per il duplice omicidio compiuto da Erika e Omar.

È anche la cronaca, più spesso la nera, a fare la geografia dell'Italia o quantomeno a farla conoscere, portando sotto i riflettori e all'attenzione pubblica luoghi abitualmente lontani dai grandi circuiti che, improvvisamente, vengono e spesso rimangono segnati da una tragedia e per quella diventano noti. Procedendo a ritroso si risale a Vermicino, per la straziante morte di Alfredino, a Capocotta per l'assassinio di Wilma Montesi e oltre. È questione di cronaca, appunto, in alcuni casi di storia. Prendendo spunto dal libro Luoghi comuni. Dal Vajont a Arcore, la geografia che ha cambiato l'Italia di Pino Corrias, guardiamo all'Italia che, nell'ultimo anno, è stata rivelata dalle notizie.

BIBBIANO Nel cuore dell’Emilia il paese dei falsi orchi
Bibbiano è un comune di poco più di 10mila abitanti – 10205 secondo gli ultimi dati - nella provincia di Reggio Emilia. Nelle ultime settimane, il paese è divenuto tristemente noto per lo scandalo di affidamenti illeciti di bambini, strappati alle loro famiglie, oggetto dell’inchiesta della magistratura chiamata “Angeli e Demoni”. La notizia è emersa il 27 giugno, le indagini però sono iniziate circa un anno prima. Le ipotesi sono gravissime: manipolazioni di minori e allontanamento in via d’urgenza dalle famiglie anche con accuse, senza prove, di abusi sessuali, false relazioni, rapporto tendenziosi. Indagati assistenti sociali e psicologi.

CORINALDO Cinque morti in discoteca schiacciati dalla folla 
Sono stati cinque ragazzi tra 14 e 16 anni e una mamma che accompagnava la figlia di 11 anni a perdere la vita in una discoteca a Corinaldo, lo scorso 8 dicembre, mentre il pubblico attendeva il dj set del trapper Sfera Ebbasta tenutosi nel locale durante la festa di cinque scuole superiori. Circa 120 i feriti, alcuni gravi. Dopo che qualcuno avrebbe spruzzato dello spray urticante in pista, nel locale si è scatenato il panico e le sei vittime sono rimaste schiacciate nella calca mentre tentavano di scappare. Le indagini hanno interessato anche il numero dei biglietti venduti, che sarebbe stato eccessivo rispetto alla capienza delle sale. Corinaldo sfiora i cinquemila abitanti e si trova in provincia di Ancona.

MANDURIA Baby gang tortura e uccide l’anziano senza difese
In provincia di Taranto, in Puglia, Manduria, ex Casalnuovo, ha una popolazione di oltre 31mila abitanti. La sua notorietà è dovuta all’uccisione di Antonio Stano, pensionato sessantaseienne morto il 23 aprile scorso, dopo aver subito ripetute aggressioni e violenze da parte di più gruppi di giovani. In particolare, sono stati otto i ragazzi fermati, sei dei quali minorenni, con le accuse di tortura con l’aggravante della crudeltà, sequestro di persona, violazione di domicilio e danneggiamento. L’uomo che soffriva di disagio psichico, era incapace di reagire. Da quanto emerso nel corso delle indagini, le aggressioni duravano da anni. I giovani attaccavano la vittima, anche introducendosi con la forza in casa sua.

VITTORIA Simone e Alessio, i cuginetti morti investiti dal Suv
Dopo il capoluogo, Vittoria è il comune più popolato del ragusano, in Sicilia, con quasi 65mila abitanti. La località è diventata tristemente nota per la morte dei cuginetti Alessio, 11 anni, e Simone, 12, investiti l’11 luglio sotto casa da un Suv guidato da un trentasettenne già noto alle forze dell’ordine che, al momento dell’incidente, era ubriaco e aveva fatto uso di sostanze stupefacenti. Il piccolo Alessio è arrivato in ospedale già morto. Simone è stato ricoverato in condizioni apparse da subito gravissime. Gli sono state amputate le gambe, ma nulla è valso a salvargli la vita. I due ragazzini stavano giocando con il cellulare, seduti sui gradini di casa.


FAVARA Il giallo di Gessica Lattuca: scomparsa e mai più ritrovata

Favara, abitato da più di 32mila persone, si trova nella provincia di Agrigento, in Sicilia. A farne parlare in tutta l’Italia è la scomparsa di Gessica Lattuca, madre di quattro figli, sparita il 12 agosto 2018. Nel tempo si sono rincorse molte ipotesi, le indagini hanno portato perfino al cimitero, con l’apertura di alcuni loculi, secondo quanto indicato da una testimone, ma tutto si è rivelato vano. Pochi giorni fa, il 12 luglio, la giovane avrebbe compiuto 28 anni. La madre della donna, che si sta occupando dei suoi figli, in quell’occasione ha rinnovato l’appello affinché chi sa parli: «I suoi figli vogliono sapere la verità, io non mi arrenderò mai». Leggi l'articolo completo su
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