Un portavoce del Cfs ha dichiarato che nei primi nove mesi del 2017 Hong Kong ha importato circa 1300 tonnellate di carni di pollame congelate e 12.000 uova dall’Italia. «Il Cfs ha contattato le autorità italiane in merito alla questione e monitorerà attentamente le informazioni emesse dall’Oie sull’epidemia di influenza aviaria». Al di là del danno economico del blocco dell’import, l’affaire sino-milanese riporta alla ribalta un problema ormai endemico in Lombardia. Lo dice chiaro l’assessore regionale all’Agricoltura, Giovanni Fava, benché specifichi che il blocco cinese «è un’attività di routine»: «In Lombardia la situazione dell’aviaria, pur sotto controllo grazie anche all’attività dei servizi veterinari, è ancora critica».
«Il problema c’è da parecchi mesi, nella nostra regione ma anche in Veneto e in Emilia Romagna», spiega Fava. Finora in Lombardia sono stati individuati 29 focolai “ad alta patogenicità” e altri 20 allevamenti in cui sono stati eseguiti “depopolamenti preventivi”: cioè sono stati abbattuti 1,5 milioni di capi, e gli allevatori sono stati risarciti con indennizzi per un totale di 15 milioni di euro. La situazione epidemiologica resta critica perché «nonostante abbiamo controllato 1860 allevamenti e fatto 200mila campionamenti - dice Fava - l’emergenza è difficile da gestire in quanto il contagio non avviene più tra animali da allevamento bensì attraverso il contatto con l’avifauna selvatica infetta». Leggi l'articolo completo su
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