Influenza, boom di ricoveri. Picco di polmoniti e Bronchiti. Ecco come difendersi

Febbre alta e dolori ovunque, ora l'influenza fa sul serio e porta con sé anche un notevole numero di casi di bronchiti e polmoniti. A fare la parte del leone, quest'anno, non sono solo i virus prettamente influenzali A/H3N2 e A/H1N1 ma anche le complicanze che portano conseguenze gravi, da ricovero. Ed è così che da Milano a Roma i casi si susseguono: dal Niguarda di Milano (dove si registrano anche 350 accessi al giorno) al Policlinico Umberto I della Capitale, i Pronto soccorso sono presi d'assalto. I pazienti sono soprattutto anziani e bambini.


Ma non è che l'inizio: tra Natale Capodanno, infatti, è partita l'ondata di contagi raggiungendo 1 milione e 600mila pazienti. Tutti a letto con febbre alta, dolori intestinali, articolari o muscolari. Qualche sintomo trascurato è degenerato in serie malattie come bronchiti e polmoniti.

Si tratta di malattie serie, da non sottovalutare, spesso terribili soprattutto per i fisici più deboli e delicati come anziani e persone con malattie croniche. A cui viene consigliato il vaccino anti-influenzale.

Non solo ospedali, l'assalto dei pazienti riguarda anche gli studi dei medici di base: «Stiamo entrando nella fase di picco dell'influenza stagionale ha spiegato il segretario della Federazione italiana dei medici di medicina generale, Silvestro Scotti -. Tra Capodanno e l'Epifania abbiamo registrato un incremento dei casi. Dall'inizio di gennaio abbiamo avuto almeno un 20% in più di persone colpite e questo si è rilevato sull'intero territorio nazionale. Abbiamo visto soprattutto un aumento delle complicanze di tipo respiratorio e bronchiale - prosegue Scotti - con alcuni casi più gravi di polmonite».

Nelle prossime settimane sarà anche peggio: il picco stagionale è previsto infatti per fine gennaio, complice la riapertura delle scuole e il veicolare facilitato dei virus tra ragazzi e, poi, in famiglia. A fine stagione si arriverà, secondo le stime, a 7 milioni di pazienti colpiti da influenza. Il clima sta già facendo la sua parte: il Centro Nord, colpito da sbalzi termici e gelo, è già nel pieno dell'ondata, mentre al Sud, dove le temperature non sono in media invernale, si fa sentire soprattutto il virus intestinale.

TRE DOMANDE ALL'ESPERTO: RISPONDE IL DOTT. FABRIZIO PREGLIASCO Direttore Sanitario Iracs Galeazzi di Milano

Perché già tanti casi di polmonite e di bronchite?
«Quest’anno ci sono diversi virus, cosiddetti cugini dell’influenza vera e propria, che stanno provocando complicanze anche gravi: polmoniti, bronchiti ma anche complicanze diarroiche. L’effetto dell’influenza diventa più pesante, quasi di massa».
Che cosa dobbiamo aspettarci ora? «Il picco influenzale arriverà a fine gennaio e gli sbalzi di temperatura aiutano anche i virus paralleli».
Come ci si difende?

«Consiglio l’automedicazione responsabile, a casa: con la febbre ad esempio, niente antibiotici. Dopo 3-4 giorni di febbre si va dal medico per farsi prescrivere farmaci in grado di evitare le complicanze»

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