Dopo la tragedia dell'elicottero con a bordo 7 persone, tutte morte, caduto ad Apricena, in provincia di Foggia, si cerca di ricostruire la dinamica dell'incidente. Inquirenti e tecnici stanno ricostruendo ed ipotizzando le cause che avrebbero portato allo schianto dell'elicottero, guidato da due piloti esperti, entrambi deceduti come il resto delle persone a bordo: una famiglia slovena in vacanza ed il medico che aveva appena finito il turno di lavoro alle Tremiti.
Scatola nera
Intanto si continua a cercare anche la scatola nera del velivolo che potrebbe essere determinante per ricostruire cosa sia accaduto. «Non è detto che non ci sia» ha detto il procuratore capo di Foggia, Ludovico Vaccaro che aggiunge: «Il rotore è stato trovato a circa 100-150 metri di distanza rispetto alla fusoliera. Verosimilmente il velivolo ha impattato con il suolo prima con il rotore, si è impennato e poi ha impattato il resto dell'elicottero».
Le indagini
Intanto l'agenzia nazionale sulla sicurezza del volo ha nominato un ingegnere dell'aeronautica ed un pilota per investigare sull'accaduto, mentre la procura di Foggia ha nominato tre consulenti: un professore universitario esperto in tragedie aeree, un colonnello ingegnere dell'Aeronautica e un colonnello pilota. Al momento l'unico dato certo è che sabato scorso, 5 novembre, in quella tratta c'era maltempo, pioggia e nebbia, che potrebbero aver creato problemi di visibilità a chi pilotava l'elicottero.
Ipotesi dell'incidente
Tra le prime ipotesi che potrebbero avere determinato l'incidente in Puglia, oltre alle pessime condizioni meteorologiche, c'è la pista di un guasto, che anche se non esclusa, appare poco probabile perché il pilota non ha lanciato nessun allarme. L'altra ipotesi è quella di un evento improvviso, come un drone o un fenomeno meteoreologico, come una forte raffica di vento che ha spinto l'elicottero al suolo. L'ipotesi dell'incidente con un drone è tutto da verificare, ma non si può escludere che l'elicottero possa aver urtato un altro oggetto in volo.
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