Lo scorso venerdì 6 gennaio Jordan de Barre è morto alla guida della sua auto. Un terribile incidente stradale gli ha tolto la vita per sempre. Il 19enne si è schiantato contro il muro di un sottopasso nelle campagne di Modena, in Stradello Panaro. E il giovane è stato salutato, per l'ultima volta, con un funerale sinti che ha visto la partecipazione di 2mila persone.
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L'ultimo saluto
Fiori, palloncini, automobili e un fiume di persone hanno dato l’addio a Jordan, scomparso troppo presto. Un lungo corteo composto da parenti, amici e da tanti altri membri della comunità sinti provenienti da ogni parte d’Italia. La bara bianca è stata riempita di fiori prima di salire sul carro funebre che l’ha poi trasportata, scortata dai 2mila presenti, fino alla chiesa di Collegara, dove si è svolta la cerimonia religiosa.
«Il gigante buono»
Il lungo corteo aperto da giovani che portavano mazzi di fiori e palloncini, è stato accompagnato da musica rap, leggera e neomelodica, quella che piaceva a Jordan. Una Ferrari e una Bmw hanno preceduto il carro funebre. E, in molti, indossavano la maglietta con la scritta «Jordan il gigante buono».
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