Il Consiglio Nazionale dei Geologi lancia l’allarme: “Il Paese non si può svegliare solo dopo le tragedie, bisogna puntare sulla prevenzione”. La prevenzione del dissesto idrogeologico e del monitoraggio del territorio hanno bisogno di grandi investimenti e le risorse a disposizione non sono insufficienti.
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In una nota il Consiglio Nazionale dei Geologi sottolinea l’importanza della programmazione sul tema del dissesto idrogeologico e del monitoraggio del territorio: “Nell’ultima versione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) vengono invece previsti soltanto interventi orientati all’immediato e alle situazioni di emergenza – si legge nella nota - Non sono infatti previste adeguate risorse finanziarie per gli interventi cosiddetti non strutturali orientati ad aggiornare e mettere a sistema le conoscenze, presidiare, monitorare e manutenere in modo efficace il territorio”.
Nella nota il Consiglio Nazionale dei Geologi scende nei dettagli: “Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) nei 18 miliardi destinati all’energia rinnovabile, idrogeno e mobilità sostenibile, non viene contemplata la geotermia a bassa entalpia e il mini idroelettrico, nonostante siano le nuove frontiere delle energie rinnovabili.
Esistono comunque delle soluzioni: “Si ritiene, dunque, importante la previsione di risorse da mettere a disposizione, anche attraverso la formula degli incentivi fiscali, per i privati che intendono realizzare opere di manutenzione e di sistemazione del territorio al fine di migliorarne le condizioni di stabilità e di assetto. Allo stesso tempo nei casi in cui gli interventi strutturali non risulterebbero efficaci in termini tecnico-economici, occorrerà favorire ed incentivare le delocalizzazioni e la rigenerazione urbana dei territori a rischio”.
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