E' rimasto così, in panne in mezzo alla strada, per un giorno intero. Bloccato lì da un guasto, lungo via Cornelia, mentre le auto cercavano di evitarlo e superare lo stop nel traffico. Un bus di linea dell'Atac, evidentemente rotto con tanto di triangolo rosso a segnalarne il pericolo, non aveva nessuno che potesse prendersi cura di lui. O, almeno, che potesse spostarlo. Niente, né un mezzo da rimorchio di Atac né i vigili urbani. Tutto fermo lì per 24 ore e oltre, a tratti si è dovuto fermare anche il traffico visto che il bus sostava tranquillamente in doppia fila. Guai a farlo, per i romani con le loro auto. Ma per un bus è tutto un altro discorso: si rompono, si fermano, i passeggeri scendono esasperati in cerca di un altro mezzo e la vettura guasta resta lì. Praticamente è routine a Roma solo che questa volta i tempi si sono allungati un po' troppo. “Forse – segnala ironico un residente di via Cornelia che ha monitorato la situazione da sabato scorso – i guasti dei mezzi Atac sono talmente tanti che in azienda non sanno più a chi dare i resti. Sì, insomma, non sanno più a chi rivolgersi per contenere i danni”. E non ha torto: i guasti, secondo i dati riferiti in commissione Mobilità, sono decisamente all'ordine del giorno, con numeri da capogiro. Questa estate ci sono state punte di 700 guasti al giorno, ora il picco massimo registrato è di 480 guasti. Sembra quasi una buona notizia.
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