Hai voluto la bicicletta? Ora pedala L'editoriale

Hai voluto la bicicletta? Ora pedala L'editoriale
Governare Roma non è cosa semplice. Di questi tempi, poi, dopo tutti gli errori e le malefatte del passato, è quasi una missione impossibile. Lo si sa e, soprattutto, lo si sapeva già ai tempi delle elezioni. Dunque, se si decide di affrontare la sfida, se si chiede e si ottiene la fiducia dei cittadini, bisogna rimboccarsi le maniche, lavorare tanto e bene.

Cominciamo dal tanto. Questa città è così mirabolante di suo che non ha bisogno di annunci stile funivia o pecora tosaerba. Roma ha bisogno di fare. Di fare funzionare la città nelle sue cose pratiche: la pulizia, i trasporti e il traffico intesi soprattutto nella qualità delle sue strade e nell’efficienza di bus e metropolitane. E poi c’è il bene. Il bene significa premiare il merito e contrastare malaffare e incapacità. E allora va premiato chi organizza eventi come gli Internazionali di tennis e il concorso ippico di piazza di Siena che mostrano al mondo la bellezza e le capacità della Capitale.
E va messo alla porta chi, invece, lavora male e per di più espone Roma a una figuraccia in mondovisione come quella di ieri per la tappa finale del Giro d’Italia “congelata” dai ciclisti a causa delle buche. Alla sindaca vien da dire, oggi più che mai, hai voluto la bicicletta? Pedala. Anche in un giorno di festa. Ne vale la maglia rosa.
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