Il concorso del Comune di Guidonia per diventare giardiniere è troppo difficile. Su 138 candidati, solo uno è riuscito a passare il test scritto, ma dopo aver ricevuto notifica della vittoria, ha rifiutato il posto, anche perché è laureato. Così l'amministrazione è stata costretta a emettere un secondo bando (identico al primo), con la speranza di riuscire a trovare un giardiniere da assumere.
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Il concorso "impossibile"
L'unico a superare il test scritto è stato Antonio Terra, dottore agronomo e forestale, che ha preferito declinare il posto fisso, riporta Tiburno.tv.
Non basta avere il cosiddetto "pollice verde", ma per il Comune il nuovo giardiniere deve avere anche «motivazione al ruolo, competenze comunicative, relazionali e realizzative», senza dimenticare una «sufficiente conoscenza dell’uso delle applicazioni informatiche più diffuse e della lingua inglese». Il Comune ha emesso il nuovo bando, per assegnare 4 posti da giardiniere.
Cosa si chiede nel quiz
All’operaio specializzato si richiede la licenza media e 24 mesi di esperienza lavorativa come giardiniere o operatore del verde o vivaista o di operatore forestale o altre qualifiche equiparate presso enti pubblici, privati o in qualità di lavoratore autonomo. Nel quiz "killer" ci sono domande sui servizi negli Enti Locali, sull’ordinamento degli Enti locali, sull’Anticorruzione, sulle norme in materia antinfortunistica e sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, oltre che su botanica, agronomia e fitopatologia generale, tecniche di coltivazione e di produzione di piante da fiore, erbacee ed arbustive, potatura di alberi ed arbusti.
Inoltre i candidati devono conoscere nel dettaglio le principali avversità delle piante ornamentali e difesa del verde in ambiente urbano, perfino il Codice di comportamento dei pubblici dipendenti, nonché l’ordinamento del lavoro alle dipendenze della Pubblica Amministrazione. Insomma, il rischio di un nuovo flop sembra alto. E il prezzo non è basso. Per indire due nuovi concorsi, uno da giardiniere e l'altro per assumere un istruttore tecnico (anche questo ha fatto flop al primo tentativo), il Comune ha versato 12.248 euro alla società “Studio Amica Srl” di San Donaci in provincia di Brindisi.
Leggo.it