«I primi di marzo abbiamo chiuso tutte le strutture italiane e da inizio aprile Londra e Maldive. Il 90% del nostro fatturato viene dalla clientela internazionale; abbiamo perso 8 mln di in due mesi e stimiamo sull'anno una perdita di 25-30 milioni».
Gli hotel 5 stelle sono più penalizzati?
«Da un lato abbiamo il vantaggio di una clientela che potrà ancora permettersi di viaggiare. Dall'altro però dovremo cambiare strategia puntando sul turismo italiano».
Come vi state organizzando?
«Per l'estate riapriremo solo Punta Ala, le strutture di città a settembre. Poi immaginiamo incentivi, sconti su tariffe e servizi aggiuntivi. Ma c'è troppa incertezza anche per le spiagge: così il mercato non riparte».
Che aspettative avete?
«Agosto potrebbe essere un mese positivo, ci sarà più turismo locale, last minute. Si tratterà di minimizzare i danni».
E dal Governo?
«Quanto fatto fino ad oggi non è sufficiente». Leggi l'articolo completo su
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