Greta Spreafico, c'è un indagato per omicidio. Un amico a Storie Italiane: «Ogni sera chiamava il fidanzato e piangeva»

Uno dei testimoni ascoltati nel corso della trasmissione di Rai 1 ha parlato di rapporti tesi con il compagno

Greta Spreafico

Svolta nelle indagini della scomparsa di Greta Spreafico, la donna di cui si sono perse le tracce dal 4 giugno 2022 a Porto Tolle, in provincia di Rovigo. Storie Italiane è tornato sul caso della cantante scomparsa in circostanze misteriose dopo che un uomo è stato iscritto nel registro degli indagati con l'accusa di omicidio.

 

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Un indagato

Ad oggi non si conoscono le cause della scomparsa della donna, come viene chiarito all'interno della trasmissione di Eleonora Daniele tutte le ipotesi restano aperte, compresa quella del suicidio e dell'allontanamento volontario, ma sembra farsi sempre più forte il sospetto che Greta possa essere stata uccisa. L'avvocato Barzan, su Telelombardia, ha di recente dichiarato in tv: «Ci sono elementi di colpevolezza che evidentemente sono a carico di una persona individuata: siamo davanti a un fatto nuovo poiché l'inchiesta non è più contro ignoti». Ulteriori conferme sono giunte da Ezio Denti, investigatore privato a cui si è affidata la famiglia Spreafico che ha riportato anche in trasmissione delle telefonate della donna in cui ammetteva di sentirsi in pericolo e minacciata.

 

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La preoccupazione di Greta

La donna era arrivata in Basso Polesine all'inizio di maggio, per seguire da vicino il rogito di un appartamento ereditato dal nonno. Secondo le prime ricostruzioni, Greta avrebbe fissato un appuntamento per il 6 giugno, con un cugino, per chiudere la vendita ma da quel momento si sono perse le sue tracce e quelle della sua automobile. Greta pare fosse molto turbata, ma felice nella sua relazione con il compagno Gabriele Lietti con il quale si sarebbe dovuta sposare. 

 

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Le testimonianze

A Storie Italiane in questi giorni si sono ascoltati diversi testimoni, tra vicini e amici di Greta che hanno confermato il suo forte stato di agitazione e la grande tensione che aveva. Pare che la Spreafico soffrisse di disturbi psichici, che però nel suo soggiorno a Porto Tolle si sarebbero acutizzati. Alessandro, uno degli amici di Greta, a cui la donna si era appoggiata per una quindicina di giorni i primi di maggio, conferma lo stato alterato: «Era tanto giù e quasi tutti i giorni si chiamava con Gabriele e poi piangeva, non le chiedevo cosa si dicessero, per evitare che lei si dispiacesse ancora di più». Poi conferma la sua ansia: «Lei non voleva stare da sola e quando andavo via di casa per lavorare voleva rimanere con i miei».

 

 

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