Il Green pass? Obbligatorio non solo per i ristoranti al chiuso, ma anche per i mezzi pubblici, come i bus e la metro. La proposta viene da Walter Ricciardi, ordinario di Igiene e Sanità Pubblica all'università Cattolica di Roma e consigliere del ministro della Salute Roberto Speranza. «Il Green pass non solo deve diventare obbligatorio per i ristoranti al chiuso, ma anche per i mezzi di trasporto pubblico come autobus e metropolitana», ha detto Ricciardi in un'intervista rilasciata a Mauro Evangelisti su Il Messaggero.
Leggi anche > Salvini: «Il vaccino ai giovani non serve». Renzi lo boccia: «È follia»
«Dal punto di vista tecnologico, non è impossibile applicare questa necessaria misura. Non possiamo obbligare le persone a vaccinarsi, però chi non lo vuole fare avrà meno opportunità o, quanto meno, dovrà eseguire un tampone antigenico ogni volta che vorrà frequentare luoghi affollati o usare i mezzi pubblici». Dalla pandemia, spiega, «ne usciamo soltanto se siamo razionali. La razionalità dice che dobbiamo vaccinare a tutto spiano, perché così evitiamo malattia grave e morti. Senza vaccini, avremmo avuto centinaia di migliaia di decessi in più. Questo è un risultato enorme».
«Dobbiamo vaccinare in tutto il mondo»
«Altro aspetto razionale: dobbiamo vaccinare tutto il mondo, anche chi vive in Asia e Africa.
«Sappiamo che il vaccino, che è un'arma importante, ci difende dalla malattia, ma in alcuni casi non dall'infezione - prosegue Ricciardi - La variante Delta lo buca. Per questo nel Regno Unito ci saranno moltissime persone contagiate, costrette all'isolamento. Tra di loro molti operatori sanitari, gli ospedali non reggeranno. E lasciando libero il virus di circolare potranno svilupparsi nuove varianti». Per l'esperto l'unica strada per convincere i due milioni di over 60 che non si stanno vaccinando «è quella di un maggiore coinvolgimento dei medici di medicina generale. Possono raggiungere e convincere tutti gli assistiti. Poi, a un certo punto, la libertà individuale prevale, ma queste persone purtroppo si ammaleranno sicuramente. In ospedale ormai i ricoverati sono quasi tutti non vaccinati. Il problema alla fine sarà individuale, non per la collettività. Se continuiamo a vaccinare, non arriveremo a numeri altissimi di ricoveri e decessi come l'anno scorso».
«Se non vuoi vaccinarti, stai a casa»
«Adesso la strada è quella del Green pass, una spinta gentile. Se non ti vuoi vaccinare e vuoi stare a casa, bene. Se invece vuoi frequentare ambienti affollati, allora lo puoi fare soltanto dimostrando o che sei vaccinato o che sei immune perché hai avuto il virus o che sei negativo perché hai eseguito di recente il test». Quanto alla fattibilità di usare il certificato verde nei ristoranti al chiuso o sui mezzi, «se vale questo principio in un paese come la Cina che ha 1,7 miliardi di abitanti, perché non dovremmo riuscire a metterlo in pratica noi? La tecnologia esiste, i cellulari li abbiamo tutti, è solo una questione di organizzazione. Se il cellulare diventa il titolo di viaggio, si può fare. O si capisce che il Green pass è l'unica strada per una vita normale, o avremo sempre ondate di contagi che ci costringeranno a chiusure, che ci distruggeranno dal punto di vista sanitario, economico ma anche psicologico», conclude Ricciardi definendo «non sbagliato» l'adattamento dei parametri per la gestione delle zone a colori, a patto che «non diventi solo un sotterfugio per evitare le restrizioni» e sottolineando che sarebbe stato necessario, «soprattutto nel controllo alle frontiere e sui viaggi un coordinamento europeo che ancora non si vede».
Leggi l'articolo completo suLeggo.it