Officina delle Culture è diventata, negli anni, una vera e propria oasi costruita sulle macerie dell'illegalità e del malaffare: contrapposto alla macchina di "Gomorra". Opporsi alla fascinazione del male anche se il linguaggio è quello della fiction diviene fondamentale in zone depresse dove si contano ancora picchi di evasione scolastica. Quando si è in uno stato di fragilità, cogliere la sfumatura è a volte difficile e il pericolo dell'emulazione è a dir poco concreto. Ma qui, a Scampia si lavora e si combatte per creare una valida alternativa al sistema della malavita. Ciro non ci ha pensato due volte a rifiutare un cachet favoloso.
Eppure l'Officina "Gelsomina Verde" ha bisogno di cure e lavori urgenti: "Abbiamo preferito l'acqua in testa, il tetto senza tegole piuttosto che essere complici del grande disastro educativo Gomorra". Corona non si pente della scelta. È quella giusta. Del resto c'è chi dovrebbe realmente farsi carico dei problemi esistenti e risolverli. "A partire dall'amministrazione comunale del sindaco De Magistris - dice a Matilde Andolfo di Teleluna (in Campania canale 14 del digitale terrestre) per la trasmissione Pixel, che trasmetterà domani sera alle ore 21.30 uno speciale dedicato proprio ai beni confiscati alla camorra ed intitolati alle sue vittime innocenti - ma ci sono anche associazioni e fondazioni che si cimentano in manifestazioni e passerelle senza tuttavia prendere a cuore Scampia e la sua gente". "La prova? - conclude Corona - Nei mesi scorsi la camorra ha dato fuoco al vigneto, le gelate hanno distrutto il raccolto. Lo Stato tace. Nessuno ci ha dato una mano. E intanto Libera Campania mi accusa di avere una gestione fallimentare....". Leggi l'articolo completo su
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