«Ho avuto al mio fianco una squadra eccezionale racconta lei, soddisfatta ed emozionata i professori del Giulio Cesare sono formidabili, tanti di loro sono anche dottori di ricerca. Ho avuto il meglio, con me. Abbiamo portato avanti una progettualità intelligente per i nostri ragazzi. In questo modo, infatti, fare scuola è molto più divertente».
E racconta dei viaggi all'estero, dell'acquisto delle Lim, le lavagne multimediali, una per ogni classe: sono state comprate con il contributo dei genitori, sempre presenti, per una spesa pari a 70mila euro. «Fu un gesto bellissimo - sottolinea lo fecero per i loro figli ma anche per i figli di altri, che arriveranno al Giulio negli anni a venire».
Pensa sempre al futuro quindi, la professoressa Micaela Ricciardi, tanto che anche la sua pensione sarà una nuova partenza: «Vado via con 42 anni di anzianità spiega senza rammarico. Ora sono nonna e voglio dedicarmi alla famiglia. Le mie figlie vivono una a Parigi e una a Liegi: imparerò il francese per seguire i miei nipoti da vicino. Sarò spesso in viaggio, quindi, emi dedicherò alla lettura, alla scrittura e al ricamo».
Una nuova partenza, quindi, ed è forse questo l'insegnamento più grande per i suoi studenti: «Voglio essere io a guidare la mia vita, non voglio subirla. Nell'equilibrio della vita c'è un tempo per tutto, si chiude una fase e se ne apre sempre un'altra». Ma la preside Ricciardi, la scuola, non la lascerà mai del tutto. C'è da scommetterci. Leggi l'articolo completo su
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