Gianmarco Pozzi, Storie Italiane mostra altre testimonianze choc: ecco cosa è emerso

Gianmarco Pozzi, Storie Italiane mostra altre testimonianze choc: ecco cosa è emerso

Storie Italiane torna sul giallo di Gianmarco Pozzi, il ragazzo trovato morto a Ponza. Dopo mesi in cui si parla di suicidio, spuntano però una serie di prove e testimonianze che mostrano invece più probabile la tesi dell'omicidio. Nella punatta di ieri Eleonora Daniele ha raccolto il racconto di una donna che ha confessato a un amico di aver visto Gianmarco venire trasportato cadavere su una carriola, coperto da un telo, con i piedi che spuntavano fuori.

 

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L'uomo ha raccontato che la sua amica ha descritto la scena con molta precisione e chiarezza. «La gente ha paura qui, ha paura delle ritorsioni. Lei ha visto persone che portavano la cariola, tre persone, si tratta di qualcuno che conoscevva la zona secondo lei. Erano le sei e mezza circa lei stava stendendo i panni di fuori, il marito era a lavoro e ha visto tutto. Dalla carriola uscivano i piedi. Hanno fatto la stradina si sono fermati e lo hanno trascinato e buttato lungo la scarpata. Lei è certa di quello che ha visto, è meno certa delle persone che stavano con lui, ma un sospetto ce l'ha». Il legale della famiglia Pozzi conferma che questo amico della teste verrà ascoltato dagli inquirenti.

 

Gianmarco, secondo le perizie, si sarebbe suicidato, in preda agli effetti della droga, gettandosi da un'intercapedine che ha anche un muro di contenimento, ma l'altezza e le dimensioni fanno intuire che una caduta da quel punto difficilmente potrebbe essere stata letale. Inoltre non è stata fatta un'autopsia, nonostante la morte sia sembrata subito sospetta. Il medico legale non si è recato subito sull'isola e questo medico ha stabilito che le ferite erano compatibili con il suicidio, afferma il legale della famiglia Pozzi.

 

Nel corso della puntata viene ripotata la telefonata di un altro testimone che racconta quello che ha visto la sera in cui Gianmarco è stato ucciso: «Per me l' hanno ammazzato», spiega un ragazzo della zona, uno straniero che conosceva Pozzi, «l'hanno fatto ammazzae, dicevano che si faceva di droga, ma non l'ho visto mai. Lui stava a casa con altre due persone. Quello con la barba aveva una faccia brutta, mi è sembrato sempre strano, dopo che è successa questa cosa mi è sembrato ancora più strano». Il testimone aggiunge che Gianmarco era arivato il giorno prima con un gommone: «L'ho visto la sera in cui è morto, sono arrivati con il gommone in 4 più lui 5, la mattina dopo ho visto uscire un gommone uscire, ma non li conoscevo chi era a bordo». Poi conclude: «Per me la cosa strana è che dicono i carabinieri che hanno perquisito la casa dicendo che non sapevano chi era ma sapevano dove avitava? E il coinquilino che dice che dormiva, ma non è vero io sono passato e l'ho visto sulla porta».

 

Un altra testimonianza racconta da Storie Italiane aggiunge: «Io passavo per strada e mi hanno chiesto se sapevo di un romeno morto, passavo per strada e mi hanno detto i passanti che c'era un cadavere, credo che fossero le 10 cirzam poi intorno alle 2 ho sentito che tutti dicevano che era Gianmarco. Sicuramente però non era successo alle 11, ma prima perché a me hanno fermato prima». Quindi qualcuno sapeva cosa era successo e a chi prima che fosse lanciato l'allarme.

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