Giambellino, proteste choc dei nonni: «Siamo senza medico». Domenica sit in

Giambellino, proteste choc dei nonni: «Siamo senza medico». Domenica sit in

Il Giambellino rimane senza cure e gli anziani fanno lo sciopero della fame. L’ultimo medico di famiglia di uno dei quartieri di Milano con la popolazione più anziana va in pensione dal 30 giugno e non sarà sostituito. Insorgono i nonni che, mascherina in faccia, protestano in un sit-in molto sentito. In mano hanno dei cartelli che dicono tutto: «Il medico è un diritto di tutti, soprattutto degli anziani». «Siamo anziani, malati e soli e adesso anche senza un medico: è una vergogna».

 

 

«La sanità pubblica è un diritto, noi annunciamo lo sciopero della fame». «Siamo disposti a tutto, anche ad azioni forti pur di ottenere il medico». Intendono fare lo sciopero della fame. Il problema sta nel fatto che gli altri medici della zona sono ad almeno un chilometro di distanza, se non di più, e questo potrebbe avvenire anche per I futuri medici mandati nel quartiere. Nessuna legge, infatti, obbliga un medico ad aprire uno studio in un determinato rione. Gli anziani, molti dei quali malati e con scarsa possibilità di deambulazione, ci vanno quindi di mezzo. Per risolvere la questione è sceso in campo anche il presidente del Municipio 6, Santo Minniti, in quota Pd, che ha annunciato per domenica 13 giugno un presidio in largo Giambellino (angolo via Odazio) alle 11.45. Obiettivo: «sensibilizzare chi di dovere»: Secondo Minniti, «bisogna cambiare il sistema di convenzionamento che non garantisce la presenza di medici in tutti i quartieri».

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