La Procura friulana convaliderà d'urgenza il provvedimento di sequestro e provvederà poi a trasmettere tutti gli atti per competenza ai colleghi di Monza. «In questo momento non si discute la competenza. Se i colleghi avranno bisogno di atti in rogatoria li faremo volentieri», ha ribadito oggi il Procuratore capo di Udine Antonio De Nicolo, in attesa di «capire esattamente di che cosa si tratta e dove è avvenuta l'ingestione».
ALTRI DUE CASI, IPOTESI SERIAL KILLER? Altri due casi per avvelenamento da tallio si sono verificati negli ultimi vent'anni in provincia di Udine, a una manciata di chilometri dalla casa vacanze di Giovanni Battista e Patrizia Del Zotto, padre e figlia di 94 e 62 anni, deceduti nei giorni scorsi a Desio (Monza) per avvelenamento da medesimo metallo pesante (altri quattro familiari sono ancora ricoverati in ospedale).
Nel 2000 vittima di un avvelenamento da tallio era stato un turista austriaco, 75 anni, deceduto all'ospedale di Latisana (Udine) dopo aver bevuto birra avvelenata dal medesimo metallo pesante, mentre era in vacanza nella zona, a Lignano. La Procura di Udine non fu in grado di ricostruire in che modo la birra bevuta dal pensionato fosse stata avvelenata. L'anno precedente si era verificato un altro caso, di cui ha parlato anche il Messaggero Veneto stamane, quello dell'architetto americano Richard Nolan Consalves, 33 anni, deceduto il 18 luglio all' ospedale di Udine, dopo aver bevuto una birra avvelenata da solfato di tallio in casa della suocera, a Camino al Tagliamento (Udine).
L'inchiesta, allora condotta dal sostituto procuratore Giancarlo Buonocore, era però stata archiviata senza alcun iscritto nel registro degli indagati, ripiegando sull'ipotesi di un'eventuale azione di sabotaggio alimentare. Sulla vicenda si era espresso anche il senatore Edward Kennedy, il quale aveva scritto alla Procura di Udine per chiedere chiarimenti. La famiglia Del Zotto è proprietaria di una casa di campagna a Varmo (Udine), in linea d'aria distante tra i quattro e i sei chilometri dai luoghi dei precedenti due casi.
SI INDAGA PER OMICIDIO COLPOSO È per omicidio colposo e lesioni il fascicolo aperto dalla Procura di Monza contro ignoti. Resta ricoverata in condizioni critiche la moglie 86/enne di Giovanni. Sono invece stabili il marito di Patrizia, anche lui ricoverato, e la badante dei genitori della donna, una cinquantenne. Stabile anche l'altra figlia di Dal Zotto, di 58 anni, che insieme a Patrizia si era presentata in pronto soccorso giovedì scorso. Questa mattina, come comunicato dalla direzione ospedaliera, sono stati sottoposti ad ulteriori accertamenti anche il figlio della 62enne deceduta e la sua compagna, i cui esiti sono attesi nelle prossime ore.
La famiglia ha trascorso le vacanze in provincia di Udine, nella casa di campagna di Varmo, sulla quale sono in corso le indagini dei carabinieri di Desio (Monza), in collaborazione con quelli di Latisana (Udine), per riuscire a ricostruire la natura dell'avvelenamento da tallio dell'intero nucleo familiare, avvenuto presumibilmente per inalazione o ingestione.
Leggo.it